domenica 5 febbraio 2017

TESTO

Ovviamente il corpo è un testo, così come lo sono gli abiti e come lo è la gestualità. Ovunque vi sia una forma dell'espressione correlata ad una forma del contenuto, vi è un testo. Un testo si differenzia da un insieme di parole giustapposte casualmente in base alla presenza, in esso, di una finalità comunicativa, riconoscibile da un lettore di media cultura, cioè sostanzialmente dalla presenza di vincoli di semantica. "Condizione perché si possa parlare di testo è che si abbia una produzione linguistica (orale o scritta) fatta con l'intenzione e con l'effetto di comunicare e nella quale si possano individuare un'emittente [...] e un destinatario" (Serianni 2007: 23). Definiamo la testualità come un insieme di proprietà intrinseche del testo. Ad esempio: il significato o la possibile lettura del testo; la sua carenza o incongruenza; i suoi vincoli di coerenza e chiarezza comunicativa; l'insieme dei fattori co-occorrenti per il corretto funzionamento del testo. I criteri di testualità sono: la coesione; la coerenza; l'intenzionalità; l'accettabilità; l'informatività; la situazionalità; l'intertestualità.

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